lunedì 15 luglio 2013

Enza Spadoni per il CANTIERE NUOVO

Enza Spadoni scrive sul primo fine settimana di eventi in occasione della mostra di Arte Contemporanea CRISI/KRISIS al CANTIERE NUOVO


Accadeva così: il brulicare di iniziative e nuovi fermenti, derivanti dal bisogno d’assecondare i cambiamenti con linguaggi nuovi e talvolta anticipatori, generava movimenti culturali in cui spontaneamente le diversità si riconoscevano in una comune propensione o in un credo, un ideale, condivisi.
Accade anche oggi. Si chiama CANTIERE NUOVO: una giovane realtà nata davanti al mare, a Marina di Pisa, che naturalmente raccoglie esperienze e sensibilità d’estrazione diversa ma significativamente coese in un bisogno d’intraprendere a servizio della società, attraverso le persone, l’arte in ogni sua forma, le associazioni che seguono un ideale di diritti e vita migliore per tutti. Un “cantiere”, appunto, un luogo in cui si lavora insieme.
Un cantiere che lo scorso fine settimana ha ospitato (e ospiterà fino al 14 luglio) qualcosa che non è facilmente racchiudibile in un’unica definizione: non una mostra, non una performance, non un’installazione, non un confronto. Ma tutto questo messo insieme, e il cui filo conduttore ha per titolo: CRISI/KRISIS.
E’ inutile negarlo. Viviamo in un momento storico in cui questa parola ci perseguita. Una parola che conserva una condizione del vivere che modifica e trasforma noi e la realtà che conosciamo.
Cantiere Nuovo ha dato così la possibilità ad artisti, performer, fotografi di esprimere insieme - e di farlo con strumenti e linguaggi contemporanei, originali e diversi -, il proprio concetto di crisi. Ma anche le modalità di reagirvi: in una rappresentazione metafora che indaga sulle trasformazioni fuori e dentro di noi.
La mostra di fotografie di Nico Malvaldi, in una prima sala all’ingresso, e che proseguirà per tutto il periodo di apertura del Cantiere Nuovo, garantisce in modo immediato l'approccio all'argomento in sinergia con la videoinstallazione multicanale "CRISI/KRISIS" di Luca Serasini, nella sala attigua, con cui gli spettatori diverranno attori, in pieno coinvolgimento tra parola, gesti e movimenti.
Così, non stupitevi se all’ingresso del Cantiere vi verrà dato un martello con cui confrontarvi con ciò che della crisi vien fuori da dentro di voi e finisce su alcune vecchie portiere d’automobili. Ma non si tratta solo di “sfogare” la crisi su un oggetto – azione, questa, interpretata anche attraverso i monologhi dei due artisti e di alcuni attori -. Nel momento in cui ci si isola da una dimensione più sociale e collettiva per ritrovarsi in quella individuale, questo gesto è un invito ad essere proattivi, ad intervenire e modificare, che sia anche con una martellata, quel che subiamo.





“Davanti alla trasformazione noi osserviamo la nuova dimensione di noi e quello che di noi rimane”, affermano Malvaldi e Serasini.
In questo contesto, nello scorso fine settimana, è stata inserita una performance teatrale avente a tema la violenza sulla donna, subito dopo seguita da un dibattito con presidente e rappresentanti della Casa della Donna di Pisa.
Virginia Martini, Daniele Tamberi e Simone Ferretti, dell'Associazione GasArti Produzioni di Pontedera, hanno presentato VITREO, scritta per l’occasione e dedicata alla donna, che sarà anche ospitata ad EVA Festival dal 22-25 Novembre prossimi a Pontedera, grande manifestazione che coinvolgerà tutta la città e i suoi luoghi più rappresentativi con una serie di azioni/eventi messi a punto da GasArti.
GasArti è un’associazione artistico creativa nata come Gruppo Autonomo Studentesco, G.A.S.., dell’Istituto Statale d’Arte di Firenze. Nel tempo al gruppo si sono aggregati nuovi elementi e professionalità in ambiti anche diversi, comunque creativi. L’acronimo è divenuto una parola: “GasArti”, nel senso di gas quale elemento che lega arti diverse, ma anche nel senso del verbo “gasarsi”, in cui sono implicite l’esaltazione di espressione e l’emozione creativa.
GasArti ha voluto raccontare per Cantiere Nuovo con Vitreo il momento in cui "il mascherare la realtà diventa un automatismo". Ha voluto rappresentare quanto la semplicità di un gesto quotidiano possa persino diventare una costrizione, un modo per negare la realtà.
“A volte indossiamo maschere per dimenticare e non scoprire chi siamo, ed impariamo a farlo cosi' spesso che diventa automatico.”, spiega Simone Ferretti.
A corroborare quanto affermato, le rappresentanti della Casa della Donna hanno poi portato al pubblico la propria causa, quella di sostegno a tutte le donne senza distinzione di età, di orientamento sessuale o religioso, stato sociale o provenienza geografica, nel contrastare la violenza di genere in ogni sua forma, nel valorizzare e trasmettere cultura, dei saperi e della storia delle donne e nel favorire la crescita di soggettività femminili autonome attraverso la pratica della relazione tra donne.
Una causa a cui solidalmente tutti hanno dato qualche minuto di silenzio: nella convinzione che solidarietà, ideali, associazionismo, arte, dialogo e comunicazione siano alcune delle risposte possibili ad ogni crisi.
Il prossimo fine settimana, sabato 13 e Domenica 14 Luglio, vedra' il coinvolgimento di un artista/poeta/attivista Turco, Murat Onol, che si esibira' in una performance intitolata "Brucia". Questa, volta a trasmettere lo stato di sconforto delle masse in sommossa. Persone che lasciano anche a periodi brevi e ben definiti la loro vita di tutti i giorni, per scendere nelle piazze e demandare in prima persona che i propri diritti vengano rispettati.

 Marta Donati nella performance artistica : La Mia Crisi, La Tua Crisi

 Virginia Martini (GasArti) in : Vitreo

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